Nove puntate dedicate alle persone affette da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), con la chef Camilla Monteduro e ospiti speciali: alcuni esperti specialisti di IBD e Salvo Leone, Direttore Generale dell’associazione pazienti AMICI ITALIA
In ogni puntata saranno affrontate le paure e le false credenze sull’alimentazione dei pazienti, aiutandoli a superarle attraverso alcune delle ricette iconiche della buona cucina italiana, dal riso al salto della Lombardia al macco di fave della Sicilia
Durante le nove puntate a cadenza settimanale, fino al 15 marzo 2023, la chef Camilla Monteduro, insieme ad alcuni medici specialisti di IBD, provenienti da tutta Italia, realizzerà una gustosa ricetta, facile e veloce, che rappresenta la tradizione culinaria della regione di provenienza dell’esperto. Un viaggio culinario all’insegna del gusto, in cui verranno trasmessi consigli pratici e scientificamente validati sugli alimenti indicati per chi soffre di MICI, nelle diverse fasi della patologia.
“IBD Cooking Channel nasce dalla volontà di Takeda di fornire ai pazienti un servizio di immediata fruibilità e rigoroso nei contenuti, che vada oltre la terapia, così come è stato per GI-Point.it, il sito lifestyle
nato a ottobre, con consigli per le persone affette da MICI e SBS su viaggi, alimentazione e vita quotidiana” dichiara Stefano Sommella, Head of GI Business Unit di Takeda Italia. “In particolare, con IBD Cooking Channel abbiamo ascoltato e risposto ad una precisa esigenza riportata da tutti gli specialisti davanti a un paziente con una nuova diagnosi di MICI: rassicurare sui dubbi e paure riguardo all’eventuale cambiamento del regime alimentare. Il progetto, che mette insieme contenuti scientifici validati grazie a IG-IBD, l’esperienza reale vissuta dai pazienti di AMICI ITALIA e la competenza in cucina di Gambero Rosso, si prefigge l’obiettivo di mostrare ai pazienti con MICI che è possibile vivere l’alimentazione durante la fase di quiescenza della malattia in modo sereno, con attenzione, ma senza troppe privazioni, gustando ricette sane.”
Tutte le ricette e rispettivi procedimenti sono stati valutati e approvati dal dottor Domenicantonio Galatà– Biologo Nutrizionista e Presidente Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina.
Per ogni Regione, gli esperti hanno suggerito - e realizzato - una ricetta espressione del proprio territorio, adatta a tutti e facilmente replicabile a casa, spiegando quali siano le caratteristiche nutrizionali che rendono il piatto sano per tutti e sicuro per chi soffre di patologie gastrointestinali, senza penalizzare gusto e piacere della tavola.
“IBD Cooking Channel è un progetto che ha coinvolto in prima persona i medici specialisti in IBD con entusiasmo ed interesse. Con un’iniziativa di questo tipo è possibile parlare ai pazienti con MICI in modo efficace, attraverso un canale immediato e di veloce fruibilità: una serie televisiva di argomento culinario che pone l’accento sull’alimentazione, tema peraltro molto caro ai pazienti“ dichiara Flavio Caprioli, Segretario Generale di IG-IBD. “IG-IBD non poteva che accettare l’invito a partecipare a questa iniziativa, insieme all’associazione AMICI ITALIA, perché abbiamo ormai da anni compreso l’importanza di comunicare le giuste informazioni anche attraverso canali non tradizionali, come i social media, per poter raggiungere in modo capillare sia i nostri pazienti che le loro famiglie.”
L’alimentazione è un aspetto essenziale della quotidianità, da cui deriva buona parte del nostro stato di salute fisico e mentale: tuttavia, chi soffre di MICI può sviluppare un rapporto conflittuale con il cibo, temendo che alcuni ingredienti dei pasti possano compromettere la propria salute, attivando o ri-attivando alcuni sintomi. Da questo, può derivare un’idea di privazione, di rifiuto del cibo e delle occasioni sociali connesse alla condivisione del cibo.
In realtà, come espresso da molti clinici nelle puntate della web 1serie, non esiste un vero nesso di causa-effetto tra un alimento e la ri-acutizzazione della malattia: eventuali indicazioni nella dieta sono connesse solo a stadi particolari delle patologie infiammatorie intestinali, per i quali ad esempio lo specialista può suggerire di eliminare le fibre o i prodotti con lattosio, per ridurre alcuni sintomi. Al contrario, i pazienti con MICI in remissione clinica, senza particolari intolleranze alimentari, possono godere appieno della varietà della dieta mediterranea, ricca di cereali, legumi e vegetali e povera di grassi.
“Una delle prime domande che il paziente pone al medico, non appena riceve la diagnosi di MICI, è “adesso cosa potrò mangiare?” dichiara Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI ITALIA. “Questo interrogativo mostra la consapevolezza di quanto l’alimentazione influenzi in modo significativo il benessere e determinati alimenti possano scatenare i sintomi. Iniziative come IBD Cooking Channel sono utili a dare voce ai pazienti, insegnando loro come poter convivere con la malattia nella quotidianità e nelle relazioni sociali, oltre a sensibilizzare anche chi non conosce tali patologie. Con questa webserie è possibile mostrare come gestire più efficacemente la malattia a livello pratico, ad esempio in occasione di una cena fuori, o come superare eventuali imbarazzi e paure che possono portare le persone ad evitare i contesti sociali, con conseguente limitazione della crescita personale oppure, non da meno, come godere della convivialità e condivisione di un pranzo, senza rinunciare al gusto.”
Le puntate, a cadenza settimanale, di IBD Cooking Channel sono trasmesse ogni mercoledì sulla web tv di Gambero Rosso, sul canale YouTube e sul sito Gi-point.it di Takeda Italia, oltre che sui canali social di IG-IBD e AMICI ITALIA.
I clinici coinvolti nell’iniziativa sono:
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Takeda è un’azienda biofarmaceutica globale e leader di settore che collabora con gli Operatori Sanitari, le Associazioni di Pazienti e le Istituzioni per consentire l’accesso a farmaci innovativi, che fanno realmente la differenza nella vita delle persone. Takeda è in oltre 80 Paesi, con circa 50.000 dipendenti, ed è presente nelle aree: oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare, con investimenti mirati nel campo dei medicinali plasmaderivati e dei vaccini (maggiori informazioni su www.takeda.com/it-it).
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