Una produzione di eccellenza | Takeda Italia
Una produzione di eccellenza
In Italia siamo presenti con due stabilimenti produttivi d’eccellenza: uno a Rieti e uno a Pisa. Entrambi fanno parte del network globale di stabilimenti Takeda, dedicati alla produzione di farmaci plasmaderivati.
Occorrono dai 7 ai 12 mesi per produrre un farmaco plasmaderivato. Sai perché così a lungo? Una volta donato, il plasma viene conservato per circa 60 giorni e sottoposto a screening per assicurarsi che sia idoneo. Solo dopo subirà le seguenti fasi di lavorazione, che svolgiamo negli stabilimenti del nostro network e quindi anche in Italia:
- frazionamento: serie di processi chimici e meccanici per separare le proteine plasmatiche albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione;
- purificazione: le proteine sono ulteriormente isolate e purificate, fino alla formulazione del prodotto finale;
- riempimento asettico: la fase di filling per cui il prodotto è trasferito nel confezionamento primario;
- confezionamento secondario e distribuzione come prodotto Takeda.
Attivo dal 1972, nello stabilimento di Rieti il plasma donato subisce il processo di frazionamento da cui si ricavano intermedi quali albumina, che subisce qui a Rieti anche il secondo step di purificazione, immunoglobuline e fattori della coagulazione, fondamentali per il trattamento di diverse gravi e rare patologie. Il sito di Rieti conta più di 730 dipendenti, un numero triplicato in meno di 10 anni a seguito di rilevanti investimenti. Pienamente approvato per l’esportazione verso i principali mercati mondiali, incluso quello americano e cinese, lo Stabilimento produttivo Takeda di Rieti può essere considerato una delle più importanti realtà produttive biotech italiane ed una eccellenza mondiale nel frazionamento alcolico del plasma.
Con oltre 30 anni di esperienza, lo stabilimento di Pisa impiega più di 250 persone ed è dedicato esclusivamente al trattamento di albumina umana, a seguito del frazionamento effettuato a Rieti. A Pisa vengono eseguite le fasi di riempimento asettico e ispezione visiva. Grazie al recente aumento della produttività e della copertura del mercato (completato con la Cina), Pisa è ora il principale fornitore di albumina per i paesi RoW (Resto del mondo).
Da settembre 2020 grazie all’accordo in conto-lavorazione terzi stipulato con il consorzio interregionale Planet, gli stabilimenti italiani di Rieti e Pisa sono fortemente coinvolti nel trasformare in farmaci salvavita tutto il plasma donato nelle strutture trasfusionali delle Regioni Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare. L’obiettivo è ambizioso: rendere l’Italia autosufficiente dal punto di vista della disponibilità di farmaci emoderivati.
I farmaci derivanti da donazione di plasma umano hanno enorme rilevanza sotto il profilo etico e sociale: da un lato derivano da una risorsa per definizione limitata, la donazione di plasma umano, che è a tutti gli effetti assimilabile ad una “donazione d’organo”; dall’altro rivestono un ruolo determinante, spesso salva-vita, nel trattamento di condizioni cliniche acute e croniche quali: immunodeficienze primitive, malattie neurologiche, emofilia e altri disordini congeniti della coagulazione, insufficienza epatica, sindrome nefritica, ipovolemia ecc. Con l’obiettivo di curare pazienti in ogni parte del mondo, occorre sensibilizzare le persone a donare sempre di più.
La Politica EHS negli stabilimenti produttivi di Rieti e Pisa affonda le proprie radici nel Takeda-ismo, l’insieme dei nostri valori fondamentali - integrità, equità, onestà e perseveranza - che ci guidano nell’adempimento della nostra responsabilità verso la società. Negli stabilimenti produttivi di Rieti e Pisa ci impegniamo a gestire la nostra attività al fine di proteggere la salute, la sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti, delle comunità in cui lavoriamo e viviamo, nonché dell’ambiente e delle sue risorse naturali.
I siti produttivi di Rieti e Pisa pubblicano un Bilancio di Sostenibilità annuale elaborato secondo gli Standard della Global Reporting Initiative (GRI), utilizzando linee guida e frameworks internazionalmente riconosciuti come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). La relazione è asseverata da KPMG (Società di Revisione Indipendente).